Quasi un anno fa, proprio in questo periodo, oltre che per le tante "Allerta meteo", le scuole venivano chiuse per un Virus sconosciuto che ha cambiato la nostra vita.
La scuola è stata l'unica istituzione a rimanere chiusa, soprattutto dopo aver sperimentato, nonostante le mille difficoltà, la DAD.
I nostri figli e nipoti sono stati per quasi un anno nelle loro camere, davanti ad un PC a seguire lezioni in un clima surreale che, se all'inizio poteva sembrare piacevole, col passare del tempo è diventato pesante da gestire.
Dopo il periodo natalizio e per essere precisi a fine gennaio, chi governa la scuola ha sostenuto che gli studenti, con i genitori, non devono temere lezioni in presenza e con la discesa dei contagi, un numero considerevole di studenti, sono tornati a scuola, seppure alternando la DAD.
Rimane però consistente il numero di coloro che continuano ad avere dubbi. Diversi medici sostengono che la "guardia" va sempre mantenuta alta.
Tra i più timorosi c'è il pediatra #ItaloFarnetani, docente alla Libera Università di Malta, il quale afferma che la scorsa estate si era parlato di lezioni all'aperto, considerato come un modo per ridurre il rischio di contagio da #covid19.
Nei fatti però ci si è limitati a qualche esperienza estemporanea..
SBAGLIATO!!!
E lancia l'appello: dopo pasqua, quando il clima sarà più mite, le lezioni fuori dalle aule sarebbero un buon modo per abbassare il rischio di contagio da coronavirus e avere tutti gli effetti positivi della vita all'aria aperta.
Inoltre non dobbiamo dimenticare che le scuole all'aperto non sono nulla di nuovo, anzi furono una grande invenzione degli anni'20 per sconfiggere il rachitismo e la TBC
Riprendendo queste dichiarazioni, noi di Didattica in Campagna, nel giardino di @villa Modestina, siamo pronti ad ospitare insegnanti ed alunni e far rivivere la giornata scolastica o una parte dell'orario quotidiano, all'aria aperta, a contatto con la natura!